Relazione annuale del Gruppo Cultura di Arcigay Pianeta Urano Verona (2011/2012)


Verona, 8 giugno 2012

Nonostante le iniziative culturali di Arcigay Pianeta Urano Verona siano destinate a protrarsi per buona parte dell'estate, scegliamo questo momento fortemente simbolico – la vigilia del Pride nazionale a Bologna – per tentare un bilancio dell'attività perseguita dal nostro Gruppo Cultura per l'anno lavorativo in procinto di concludersi. Durante questo periodo, pur in un contesto di difficoltà economica che ci ha costretti a limitare il numero di ospiti esterni e a rivedere la struttura delle rassegne culturali che avevamo adottato nella stagione precedente, abbiamo cercato di muoverci nella doppia direzione di rafforzare il più possibile la nostra presenza all'interno del Milk LGBT Community Center e al contempo di aprirci alla città, portando la cultura gay e lesbica anche in ambienti non prettamente lgbt. In particolare, abbiamo approfondito la collaborazione con la Libreria Bocù di Monica Ferretti e Alessandro Assiri, cominciando con la presentazione del libro di Francesco Gusmeri, “Prendo la bici e vado in Australia” (Ediciclo Editore), sabato 1 ottobre 2011 a partire dalle 18: insieme all'autore, ciclista apertamente gay sempre in cerca di nuove sfide, abbiamo rivissuto le sue peregrinazioni a bordo di una bicicletta attraverso 18 Paesi e tre continenti, interrogandoci sulle ragioni che spingono un omosessuale italiano, e bresciano in particolare, a fuggire da una società rigida che non permette di essere se stessi e mettendo a confronto realtà tanto diverse.  
La Libreria Bocù è stata coinvolta attivamente anche nel mese di novembre, quando abbiamo proposto, con l'intento non tanto di “commemorare” una figura simbolo della comunità omosessuale italiana quanto di far riscoprire la sua produzione letteraria e cinematografica (troppo poco compresa), una rassegna speciale dedicata a Pier Paolo Pasolini, nell'anniversario della sua scomparsa. Grazie al fondamentale contributo di Luigi Turri, abbiamo quindi portato alla Libreria Bocù, sabato 26 novembre dalle 18, e per la prima volta in assoluto a Verona, una lettura di un testo teatrale di Pasolini, “Affabulazione”. Presso il Milk Center si sono invece svolte, sempre nell'ambito di questa rassegna, alcune proiezioni cinematografiche: “Teorema” (1968), venerdì 4 novembre, e tre cortometraggi (“La terra vista dalla luna”, “Che cosa sono le nuvole”, “La ricotta”), venerdì 18 novembre. Proprio in questa occasione abbiamo sperimentato per la prima volta delle serate cinema di venerdì (per le quali erano in precedenza riservati i mercoledì): questo cambiamento di collocazione sembra aver contributo, in buona parte, a risollevare le sorti delle nostre proiezioni, da tempo entrate in una crisi apparentemente irreversibile e che era stata da noi – erroneamente – interpretata come sintomo di una mancanza di interesse da parte dei nostri soci. Nel corso dell'anno abbiamo al contrario potuto constatare un bisogno diffuso di guardare film in compagnia e di avere spazi per un confronto.
Domenica 18 dicembre 2011 dalle ore 19 è stata la volta di un evento che abbiamo concepito come un ibrido fra la classica presentazione di un libro e un dibattito su tematiche al tempo stesso leggere (tanto più adatte in prossimità delle festività di fine anno) e vicine alla maggioranza, se non alla totalità, dei ragazzi omosessuali: in questo caso, le famigerate “frociarole”, di cui troviamo una raffigurazione nel romanzo “Kiss Face”. Ne abbiamo parlato insieme all'autore, Giorgio Ghibaudo, nostro omologo del comitato provinciale Arcigay di Torino, e a Sebastiano Ridolfi e Ilaria Malagutti di “Romeo In Love”, il video podcast dell'Università di Verona dedicato al mondo lgbt. Come si può intuire dai nomi degli ospiti, l'obiettivo è stato anche in questo caso duplice: da un lato, potenziare il legame con altre realtà Arcigay in Italia, confrontandoci con le loro esperienze (come purtroppo accade poco di frequente); dall'altro, aprirci ad una collaborazione più concreta con importanti attori della scena lgbt della nostra città, molto popolari fra i giovani.
In gennaio, in vista della ricorrenza della Giornata della Memoria, non potevamo che dedicare alcune iniziative al ricordo delle vittime omosessuali e transessuali di tutti i totalitarismi e di tutte le dittature, senza distinzione alcuna. Una scelta coraggiosa che, come previsto, ci ha attirato le aspre critiche del circolo Pink. Abbiamo infatti voluto far conoscere le persecuzioni messe in atto per decenni dal regime cubano, con la proiezione, venerdì 20 gennaio 2012, di “Prima che sia notte”, film che ripercorre la vita di Reinaldo Arenas, scrittore cubano esule in America. Una serata di lettura e discussione intitolata “Voci dal lager” è stata invece dedicata, lunedì 23 gennaio, alla tragica sorte riservata agli omosessuali dalla dittatura nazista – tema per il quale abbiamo sempre mostrato, come giusto, sensibilità e sincera attenzione, senza doppi fini ideologici. Abbiamo quindi letto alcuni passaggi tratti dalla testimonianza di Heinz Heger, “Gli uomini con il triangolo rosa”, purtroppo oramai introvabile in Italia ma imprescindibile, se non altro perché pochissimi omosessuali, perseguitati anche dopo la Liberazione, hanno trovato la forza di affrontare l'argomento delle barbare violenze subite dei lager.
Anche quest'anno il Gruppo Cultura di Arcigay Pianeta Urano Verona si è sforzato di mantenere uniti, in un reciproco scambio, la promozione della cultura e l'attivismo politico in favore di cause che ci stanno a cuore, anche quando non specificamente confinate al solo ambito lgbt. Come già altre istituzioni culturali della nostra città, abbiamo pertanto accettato con piacere di ospitare, venerdì 10 febbraio, la proiezione di “18 Ius Soli”, avvalendoci del contributo di Giuliano Rigo, giovane militante del PD, che ci ha illustrato, da un lato, problematiche sociali e relativi risvolti giuridici a noi stessi poco noti, dall'altro, le iniziative politiche messe in campo per garantire la piena cittadinanza a ragazzi e ragazze nati in Italia da immigrati: italiani a tutti gli effetti che spesso nemmeno hanno mai visitato il Paese d'origine dei genitori.
Sempre fra gennaio e febbraio, grazie ad un'idea di Raffaele Ladu e Zeno Menegazzi, abbiamo concepito, e in seguito lanciato tramite bando del 15 febbraio 2012, un concorso letterario di fantascienza erotica lgbt intitolato “Dove nessuno è mai venuto prima”, promosso congiuntamente da Arcigay Pianeta Urano e dalla Biblioteca/Videoteca “Oberon”. Per due mesi, autori provenienti da Verona (e in particolare frequentatori del Milk Center), ma anche dalla provincia, da Milano e da Modena si sono cimentati nella scrittura di racconti che, alla scadenza del concorso, sono stati sottoposti, in forma del tutto anonima, ad una giuria formata da librai, giornalisti ed esponenti delle associazioni del Milk. Anche per questa iniziativa ci siamo avvalsi della collaborazione della Libreria Bocù, dove ha avuto luogo, sabato 12 maggio, una serata conclusiva, molto partecipata, durante la quale alcuni degli autori hanno letto pubblicamente i propri testi, avviando un dibattito prima della cerimonia di premiazione vera e propria. Nei giorni successivi, i racconti sono stati pubblicati anche sul blog della Biblioteca “Oberon”: oberon-library.blogspot.it. Per entrare meglio nello spirito del concorso “Dove nessuno è mai venuto prima”, abbiamo proposto anche un'iniziativa collaterale: la proiezione, al Milk Center, venerdì 6 aprile, di un grande classico, “Barbarella: Queen of the Galaxy” (1968), una piacevole riscoperta anche per molti dei nostri soci.
Durante tutta la primavera sono naturalmente continuate le proiezioni, sempre con grande successo. Come in passato, ci siamo sforzati di organizzare delle rassegne, facendo dialogare i film l'uno con l'altro. Negli ultimi mesi siamo per esempio tornati sul tema della persecuzione dell'omosessualità con una rassegna “L'omosessualità come reato”, che puntava a focalizzarsi non tanto sul presente dei Paesi africani o asiatici (soprattutto) che criminalizzano con la prigione o addirittura con la morte l'espressione dell'identità omosessuale, quanto sul passato relativamente recente di Paesi che hanno nel frattempo dimostrato grande sensibilità al tema dei diritti civili: abbiamo successivamente passato in rassegna l'Inghilterra degli anni Sessanta con un grande classico del cinema lgbt, “Victim”, venerdì 2 marzo; la provincia omofoba e razzista degli Stati Uniti degli anni Cinquanta con “Lontano dal paradiso”, venerdì 20 aprile; il Paraguay della dittatura di Stroessner con il documentario “108. Cuchillo de Palo”, venerdì 4 maggio; infine, siamo tornati in Germania, quella fra la fine della Repubblica di Weimar e la presa del potere da parte di Hitler con “Christopher and his kind”, venerdì 1 giugno. Sono previste per i mesi estivi altre due rassegne: in giugno uno speciale sui rapporti, spesso problematici, fra identità gay e identità ebraica; in luglio una rassegna dedicata a Shakespeare in chiave gay, che proponiamo come controcanto, in un certo senso, rispetto alla rassegna shakespeariana “ufficiale” che si tiene ogni estate a Verona.
Accanto a questi percorsi tematici, c'è stato spazio anche per alcuni fra i titoli più interessanti degli ultimi anni: “Contracorriente”, venerdì 16 marzo, a detta di molti un capolavoro ancora troppo poco conosciuto e lasciato ai margini dei circuiti “mainstream”; ancora, “Tom boy”, venerdì 18 maggio, sulle problematiche di genere in tenera età.
Per concludere, non possiamo che esprimere la nostra soddisfazione per gli obiettivi raggiunti dal Gruppo Cultura in questo anno in termini di interesse suscitato all'interno del Milk Center ma anche oltre questi confini. Ci proponiamo di proseguire in futuro in maniera ancora più incisiva, aprendoci verso l'esterno tramite collaborazioni con attori sempre diversi, pur con uno spirito di continuità rispetto a quanto fatto fino a questo momento, ma anche al nostro interno tramite il reclutamento di nuovi volontari capaci di portare nuove idee e di favorire la circolazione e lo scambio, senza i quali la cultura non può definirsi tale. Il Gruppo Cultura di Arcigay Pianeta Urano conferma quindi la propria aspirazione a dare il proprio contributo, per quanto possibile, al rinnovamento culturale di una città dalle grandi potenzialità, quale è Verona, ma senza dubbio bisognosa di nuovi stimoli.

Daniele Speziari
Responsabile Cultura Arcigay Pianeta Urano Verona