Concorso "2020: Coming out nello spazio"

Più in là della vita sulla Terra, di Luigia Sasso

Era una bellissima sera d'agosto, l'aria un poco più fresca dopo una giornata afosa invitava a rimanere all'aperto. Da alcuni giorni soggiornavo in un confortevole Hotel di Gale di Urano il pianeta degli omosessuali.
Mi ero concessa un mese, e forse di più,  sul lago di Eberswalde “il lago perduto su Urano”, che io adoravo mentre i miei familiari arrabbiatissimi dicevano che era “il lago dei perduti e lussuriosi”.
Dopo le fatiche di una vita di lavoro piena di soddisfazione, che tuttavia mi aveva molto stressata ho deciso di prendere il volo con il rover Spirit della compagnia di "Mars 500" e il lancio verso Urano della linea “viaggio spirit nello spazio”. Eccomi qui per un mese di sicuro e forse, spero, per tutta la vecchiaia visto che i miei mi avevano cacciato di casa.
Mia sorella si era dapprima meravigliata che avessi voluto andarmene così lontano da sola e in quel posto peccaminoso poi in seguito al mio “coming out” si è arrabbiata tantissimo. Le avevo confermato  l’ipotesi che, se mi trovavo bene, non sarei più tornata e lì è scoppiata la bomba quasi la mia frase fosse una provocazione “è meglio che non torni più” disse “hai dato un immenso dolore a me e vuoi far morire di crepacuore i tuoi genitori?” .
Poi senza attendere una mia risposta continua “che schifo! Una sorella omosessuale … chissà cosa diranno i miei amici!”.
- Ti  chiedo di non dirlo a nessuno, - aveva detto mia sorella Samanta – anche se andando nel pianeta degli omosessuali è come averlo dichiarato a tutti, mio Dio! Che vergogna!
Consideraci morti, cara Giulietta, anche se non vedo come farai senza famiglia e senza soldi . Lo sai vero che papà non ti darà niente?  Non ti bastava  Internet per metterti in contatto con loro ? Quei porci schifosi! NO! A Giulietta non bastava! Hai voluto sputtanarci con tutti. Ma guarda che per distruggere la tua famiglia ci vuole molto di più!.
- Io non ho voluto distruggere nessuno ! - avevo risposto urlando la mia rabbia. – Andare al lago Eberswalde? Sul cratere di Gale? Stai scherzando? Questa è la mia vita ed ho il diritto di viverla senza sensi di colpa! Se hai vergogna di tua sorella dì pure che è morta. Non preoccuparti per me! sopravviverò senza famiglia e senza quei maledetti soldi! Tienili tutti tu! Cosa credi …. Lo so’ che è questo il tuo obiettivo . Farò certamente delle conoscenze buone, molto migliori di te!. Ma se anche non dovesse succedere non mi lamenterò, anzi un po' di tranquillità lontana da persone omofobe come te e mamma  servirà a rilassarmi ed a trascorrere una vita  serena.
E’ stata una forte rottura. Non avrei mai immaginato una reazione così aggressiva al mio coming out.
Avevo scelto quel hotel soprattutto perché consigliato da amiche lesbiche come me, Gale è una città dove “normalmente” abitano persone del mondo GLBT e solo il 10-15% è al massimo queer. Molti sono invece bisessuali anche se in realtà i confini non sono ben delineati poiché la mia esperienza mi dice che la  sessualità è fluida.
L’ hotel era poco lontano dalla spiaggia sabbiosa del lago, ma circondato da molto verde, e mi ci trovavo bene.
Spirit era il rover che è stato lanciato il primo agosto di  quest’anno (2151) dalla Nasa su Urano per trasportare più di 300 persone del mondo glbt sul  Pianeta degli omosessuali. Già nel 2030 gli scienziati hanno capito che Urano presentava  le condizioni per ospitare la vita, e così è stata costruita la prima città su Urano. Ricordo l’entusiasmo di mia zia (anche lei lesbica)  quando mi raccontava tutto questo ed ora a distanza di qualche anno è diventata mia nuova abitazione. Certo era che l’obiettivo era disfarsi di quelle persone indesiderate pensando che si sarebbero estinti nel giro di un paio di generazione ma ciò non è successo.
Di acqua su Urano non ce n’era molta, ma dopo gli innumerevoli voli di  "Mars 500" e il lancio della linea “viaggio spirit nello spazio, ecco che il rover Spirit, operativo da qualche decennio sul pianeta degli omosessuali, di acqua, persone e conseguenti piante e animali ne ha portate parecchie rendendo Urano un pianeta fertile e ricco.
Quella sera mi ero appena seduta nel giardino artificiale quando l'eco di una piacevole musica giunse fino a me. Sapevo da Internet che poco lontano c'era un elegante dancing, ma non vi avevo ancora messo piede.
Decisi di andarci quella sera. Il ballo mi piaceva da sempre, quindi poteva essere un simpatico diversivo. Mi alzai, salii in camera mia e poco dopo scendevo indossando una graziosa camicia azzurra che poteva adattarsi benissimo ai miei pantaloni neri.
Un'ultima occhiata allo specchio mi aveva confermato che, modestia a parte, ero abbastanza carina nonostante i miei 58 anni !.
Presi il borsello e scesi. Non sapevo esattamente dove andare, tuttavia mi incamminai verso una strada segnata dal mio Smartfhone ed infatti dieci minuti dopo mi trovai davanti a quel locale!.
Stupendo! Un dancing elegante e ristrutturato.
Entrai e mi diressi al bar e ordinai una bibita alla giovanissima cameriera .
A un tratto l'orchestra cominciò a suonare mentre un cantante si avvicinava al microfono. Dapprima ascoltai distrattamente, poi ebbi un sussulto. Mio Dio! Possibile? Io qui!
Appena sentita la canzone mi diressi alla terrazza dove si ballava sotto la cupola stellata che creava il cielo, mi sedetti a un tavolo e al cameriere ordinai un cocktail alla frutta.
Stavo terminando di berlo quando notai una bella donna della mia età alta e bruna che si dirigeva verso di me.
- Vuoi ballare? - mi chiese disinvoltamente, sorridendomi.
- Perché no? - gli risposi altrettanto semplicemente.
E mi ritrovai sulla pista con quella signora.
Così magra, così nera di capelli e così profumata mi ricordava molto Romina la storia più importante della mia vita.
 Con quei lunghi capelli che le coprivano il viso riprovai le emozioni del passato che da anni non provavo più.
Poteva essere il “lago perduto su Urano” che io adoravo oppure l'ambiente raffinato dove mi trovavo che avevano operato quel bel cambiamento e che mi regalavano quell' euforia?
Forse. 
Mi rendevo conto della realtà del momento, ma contemporaneamente avevo l'impressione di vivere un sogno. I ricordi affluirono rapidi alla mia mente, vivi e reali come appena vissuti, mentre una dolce malinconia dilagava nel cuore.
 
Stavo per girarmi  con l'intenzione di allontanarmi, quando quella  figura di donna alta e distinta mi si parò davanti e io rimasi impietrita a osservarla. No! Non era possibile! Come assomigliava alla mia ex Romina!.
Ma Romina era scomparsa da molti anni, era sul pianeta terra non poteva essere lei!
 Eppure era fuori da ogni dubbio, quella donna che mi sorrideva era lei, il mio grande amore! Sentivo il cuore battermi all'impazzata e stavo tremando. Come poteva essere? Evidentemente si trattava di una incredibile somiglianza e io stavo prendendo un abbaglio... Non riuscivo a muovermi, ero in piedi, appoggiata al tavolo, incapace di connettere e disperatamente cercavo di trovare la forza di allontanarmi, ma in quell'istante lei mi si avvicinò sussurrandomi:
-
 Giulietta, sono qui, sono io, Romina, quando ci siamo lasciate cinque anni fa sono venuta nel pianeta degli omosessuali . E’ bello ritrovarti qui.
Solo allora, non ebbi più dubbi.
Era lei, la mia adorata donna! Vita mia! Amore mio! Che strana la vita. I miei genitori allora non  erano riusciti a separarci anche se ci hanno provato parecchio! Poi però la tensione e le litigate provocate da una lotta continua per la nostra visibilità di coppia e la nostra accettazione come omosessuali  ha fatto il resto.  Ora però il passato tornava e io mi sentivo felice, stupendamente felice come da tanto non ero più stata...
Come in trance dissi:
- Ti ho attesa per  tanto tempo, ti ho tanto pensata, Romina.
E lei ripeté:
- Sono qui, accanto a te ora, e sono felice. Tu non riuscivi a staccarti dalla tua famiglia che ti frustrava e ti faceva venire molti sensi di colpa. Questo però fa parte del passato. Siamo qui ora in un pianeta amico  ed io sarò sempre con te, Giulietta, l'amore vero può esse più forte delle persone  che ti sono contro, può essere infinito e perenne. Ti ho aspettato ed ora sarò con te ovunque tu sarai nel cammino della tua vita.

Poi una lungo bacio sigillò il nostro ritrovato amore  e da allora seppi  che non lo sarei stata mai più sola.
Lasciai il locale come in sogno e non saprei spiegare come raggiunsi l'albergo.
Appena in camera mi buttai sul letto e non riuscii a trattenere le lacrime, di gioia, di rimpianto per non essermene andata prima dalla mia famiglia, di stupore per quello che incredibilmente mi era accaduto.
La mattina seguente, quando mi svegliai dopo un breve sonno agitato, ebbi l'impressione che tutto fosse stato soltanto un sogno, ma Romina mi telefonò subito confermandomi che era un'imprevedibile, anomala ma reale esperienza.
Altri anni sono trascorsi da quella sera, ormai sono una donna molto anziana.
Romina ha trascorso con me gli ultimi 10 anni della sua vita.
Tuttavia non ho mai dimenticato, né mi dimenticherò, quegli inenarrabili momenti della nostra vita di coppia da quando  ci siamo ritrovate; nella mia mente e nel mio cuore resteranno indelebili tutti quegli istanti meravigliosi e fantastici della nostra vita insieme fino a quando lo spirito del mio amore se ne è andato da me con la morte ma ha sussurrato con il suo ultimo respiro ancora una volta: "ti amo".

Punteggio finale: 31,5